Video-Installazione sull’Album JAZZ di HENRI MATISSE

Una video-installazione dedicata agli ultimi anni della vita del grande pittore Henri Matisse, quando quasi ottantenne, ha composto il bellissimo Album di gouaches découpées (tempere ritagliate), intitolato JAZZ. (Editore Teriade, 1947)

In mezzo alla guerra e a molti interventi chirurgici per una malattia che non gli dava pace, Matisse seguendo la sua passione e la “joie de vivre” sempre con lui, è riuscito a superare ogni cosa. Seduto sulla sedia a rotelle, ha incominciato a ritagliare con grandi forbici, forme essenziali e poetiche, dentro a fogli di carta dipinti a tempera con i “suoi” colori. Per lui era come entrare direttamente nel colore, alla maniera di “uno scultore che entra nella materia“.

Inventava così, quasi senza accorgersene, un nuovo linguaggio che avrebbe rivoluzionato la storia dell’arte.

L’Album JAZZ consiste di 21 tavole, assemblate con un ritmo musicale, poiché separate tra loro da pensieri scritti con la sua grande calligrafia, spinta fino al punto di divenire disegno. Scopo preciso: attenuare quella possibile saturazione visiva, che Matisse temeva, accorpandole tutte in un libro.

La musica resta un elemento essenziale: “guidava il mio movimento delle forbici dentro al colore, accordandolo col disegno che avevo in mente“. Da qui il titolo JAZZ.

L’idea dell’installazione nasce da un Progetto teatrale che ho costruito su questo Album, definito da Matisse: “la forma di una messa in scena…bisogna trovare l’equilibrio giusto, cercare la musica e la danza”.

Il Progetto teatrale è qualcosa a metà tra un film e uno spettacolo di teatro con musica; un film con un’azione scenica dal vivo all’interno delle proiezioni, dove l’attore che interpreta Matisse (lo stesso nel film e sul palco) e anche diversi danzatori ed un musicista, entrano ed escono dai due linguaggi e dalle pagine dell’Album Jazz, che sono parte della scenografia.

Matisse è come osservato al lavoro nel suo studio, e nello stesso tempo si ha la sensazione di entrare nelle sue composizioni ritagliate, immergendosi nelle forme e nei colori puri.

La video-installazione vorrebbe quindi essere un primo passo verso la realizzazione dell’intero Progetto teatrale, addentrandosi nei concetti di ritmo e vibrazione a cui ho cercato di aggiungere quello di trasparenza, per cercare di rendere la levità del mondo di carta matissiano.

I temi che più emergono sono la PASSIONE, vero motore della creatività matissiana, la sua forza e capacità di trasformare fragilità e limiti in RISORSE e anche – in un’epoca in cui le proiezioni statistiche prefigurano società sempre più popolate da anziani – la SOLARITA’ degli 80 anni, vissuti con esuberanza, leggerezza e una grande voglia di esistere.

Una particolarità: l’installazione prevede un interprete dal vivo (Patrizio Roversi), che visivamente evoca l’immagine di Matisse al lavoro nel suo studio…

In termini pratici: il Pubblico entra in piccoli gruppi nello spazio dell’installazione e attraversa le proiezioni: osservando, toccando e inoltrandosi nella materia.

La durata del percorso di ogni gruppo, con alcune tappe intermedie di sosta seduti, è di circa 30/35 minuti. Le varie sequenze possono quindi partire ad orari prestabiliti.

L’impianto scenico è molto semplice: prevede due tulle appesi con proiezioni (2 videoproiettori), alcune sagome di danzatori molto leggere, appese o a terra (già esistenti), una sedia a rotelle e un tavolo con sedia.

  • Presentato da Veneto Jazz
  • Regia e impianto visivo di Mietta Corli
  • Con la partecipazione dal vivo di Patrizio Roversi
  • 26 ottobre 2025 – Venezia
  • Presentato da Veneto Jazz
  • Regia e impianto visivo di Mietta Corli
  • Con la partecipazione dal vivo di Patrizio Roversi